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Se Terzigno è una colonia

Calma apparente a Terzigno. 48 ore di tregua: sembra più che altro una necessità dettata dal tempo utile a Berlusconi per andare ad Acerra, presiedere il vertice con Bertolaso e ritornare a casa. Ovviamente, però, non prima di fare un nuovo annuncio. Chissà se racconterà ancora la favola della questione rifiuti risolta, oppure proporrà nuove soluzioni buone per riempire i giornali di famiglia. Visto il luogo dell'incontro, Acerra, dove c'è l'inceneritore tanto reclamizzato, inaugurato per creare eventi da passerella, ma mai davvero funzionante, si può immaginare che una soluzione proposta dal duo B&B possa essere quella di alimentare l'inceneritore con i rifiuti inizialmente destinati alla discarica.
Come a dire: spostiamo i rifiuti, dalle strade ai cieli campani. O magari Belusconi si atteggerà, come già successo in passato, a uomo forte e risolutivo contro ogni protesta. Proteste tanto legittime da ricevere il plauso della direttrice dell'agenzia per l'ambiente dell'UE, Jacqueline McGlade.

Proteste che subiscono minacce attraverso le intimidazioni rivolte ai loro rappresentanti più in vista, come denunciato dai comitati in lotta contro la discarica, che parlano di perquisizioni in casa senza mandato ed arresti. E già prima, durante i giorni di protesta, scontri delle forze dell'ordine con i cittadini e teste rotte. Mentre il sito destinato ad ospitare la discarica è praticamente militarizzato.
Con la giustificazione dello stato di emergenza permanente, lo stato di polizia si sostituisce allo stato di diritto. Gli affari sulla monnezza che si vorrebbe abbiano ragione sulle legittime proteste dei cittadini, l'occupazione militare di Terzigno, l'applicazione di procedure di emergenza, l'imposizione del potere esecutivo di occupazione di uno dei più piccoli parchi italiani, quello del Vesuvio, con la più grande discarica d'Europa, l'arroganza con la quale si interviene per azzerare il sacrosanto diritto dei cittadini di essere partecipi della gestione del territorio che abitano; tutte queste cose lasciano immaginare Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase come delle colonie occupate da uno Stato prepotente. Ed in queste condizioni, è facile immaginare anche il perché di un tricolore bruciato sull'italico suolo.

2 commenti:

  1. Ma poi, per carità, ancora con questi simboli obsoleti... il tricolore. Meno male che c'è gente che lo brucia!

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  2. Credo proprio che uno dei problemi di questo paese, e della classe politica di adesso, sia proprio il trattare le questioni a spot... mi occupo 10 minuti di rifiuti giusto il tempo di farmi vedere dalla tv, poi mi occupo un po' di terremoto, poi un po di crisi, poi un po' di qua.. di la, ma mai progetti seri..
    un saluto

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