Se Terzigno è una colonia

Calma apparente a Terzigno. 48 ore di tregua: sembra più che altro una necessità dettata dal tempo utile a Berlusconi per andare ad Acerra, presiedere il vertice con Bertolaso e ritornare a casa. Ovviamente, però, non prima di fare un nuovo annuncio. Chissà se racconterà ancora la favola della questione rifiuti risolta, oppure proporrà nuove soluzioni buone per riempire i giornali di famiglia. Visto il luogo dell'incontro, Acerra, dove c'è l'inceneritore tanto reclamizzato, inaugurato per creare eventi da passerella, ma mai davvero funzionante, si può immaginare che una soluzione proposta dal duo B&B possa essere quella di alimentare l'inceneritore con i rifiuti inizialmente destinati alla discarica.

Un lavoratore morto costa di meno

Precipitare da quindici metri, non lascia scampo, quasi mai. Non è scampato alla morte nemmeno Renato Uccella, caduto nel vuoto da un tetto sul quale si trovava, insieme ad un ingegnere anch'esso caduto ed ora in ricoverato in gravi condizioni, per un sopralluogo tecnico prima dell'installazione di pannelli fotovoltaici. Il tetto non ha retto il peso dei due uomini e quindi la tragedia.

Renato Uccella aveva 58 anni. Un'età nella quale il mercato del lavoro ti tiene in un limbo, a metà strada tra l'età lavorativa utile al maggior profitto, che si abbassa sempre più; e quella pensionabile che non smette di essere innalzata. Un'età di mezzo nella quale, se hai la sventura di perdere il lavoro, rischi seriamente di essere condannato all'umiliazione professionale ed umana. Costretto a raccattare lavori, ad accettare condizioni lavorative peggiori dei colleghi, guadagni più bassi, minori diritti e intanto rassegnato ad un mortificante silenzio.

Lavorare in cantiere a 72 anni. E morirci.

Sveglia presto la mattina per andare al lavoro, in cantiere. Un saluto alla moglie, forse con un bacio e probabilmente in dialetto abruzzese. La sera prima aveva cenato presto, quasi sicuramente. E quasi sicuramente era andato a dormire prima del termine delle trasmissioni di prima serata. Perchè spesso a quell'età è così che accade, nei paesi dell'entroterra abruzzese. E lui aveva 72 anni, faceva il muratore ed in cantiere a quell'età è morto un paio di giorni fa. Domenico Colella, lavorava, a 72 anni, in un cantiere di Gissi (CH). Un volo di sei metri prima di schiantarsi al suolo e poi la morte.

Giocare a Cluedo ad Avetrana

Avetrana è un paese ormai famoso, suo malgrado. Il teatro della scena di un delitto, con comparse in fila per prendere un posto al sole, fosse anche per un minuto. Ed un pubblico che assiste passivo alle repliche con sorpresa, che giornalmente vengono proposte. Ogni giorno un nuovo indizio, una inquadratura nuova, un diverso attore sulla scena. Tutti elementi utili per privati investigatori del giorno dopo al bar, che tra un cornetto e un cappuccino occupano il tempo che li separa dal lavoro o dalle quotidiane solitarie attività, a dare la loro opinione su questo o quell'accusato, su quel teste o quell'impronta digitale rilevata sul telefono cellulare.

Ripartire dalla cultura in difesa della democrazia

Leggevo questo dialogo con il neo premio Nobel per la letteratura Mario Vergas Llosa, e man mano che scorrevo nella lettura, pensavo al mare di considerazioni che si potrebbero fare. Sul significato e l'utilità della letteratura c'è il ricordo fatto da Llosa di Borges che si arrabbiava «quando gli chiedevano: a cosa serve la letteratura? Gli sembrava una domanda stupida. A nessuno si può domandare qual è l’ultilità del canto di un canarino o dei raggi di un crepuscolo». Ma si possono ricavare altri importanti spunti di riflessione. Soprattutto da questo commento di Llosa:
«Una persona che non legge e legge poco, o legge solo immondizia, può parlare molto ma dirà sempre poche cose perché dispone di un repertorio minimo ed inefficiente. Non è solo limitazione verbale. È anche limitazione intellettuale. Incapaci di pensare e riconoscere perché le idee, i concetti mediante i quali ci appropriamo della realtà esistente e dei segreti della nostra condizione, li respiriamo leggendo».

Vittoria dei cittadini contro i petrolieri. In Abruzzo è successo.

Chi l'ha detto che, al di fuori del racconto biblico, Golia non possa essere battuto? Certo che, a differenza di quanto si racconta nell'episodio che ha visto Davide vincente contro il gigante filisteo, nella realtà non basta una persona sola. Specie se il gigante è una multinazionale che non vede l'ora di fare profitti prosciugando una terra delle sue risorse, per poi andarsene, quando avrà finito di succhiarne il sangue, in terre più floride e più redditizie lasciandosi alla spalle un deserto contaminato. Ma quando tanti Davide si muovono insieme e uniti, allora davvero si può abbattere il gigante.

Riparto, Ramingo.

L'ultima volta che ho scritto un post, quasi un anno fa, era per dire arrivederci. O meglio, a ri-leggerci. Lasciavo un blog ed un profilo (che sono ancora lì) senza sapere se avessi avuto un giorno il tempo e la voglia di scrivere. La voglia, a dire il vero, non mi ha mai abbandonato ed alla fine ha addirittura prevalso sul poco tempo a disposizione per scrivere.
Su quel blog abbandonato alla rete, ogni tanto sono anche tornato e se mi chiedessero il perchè, beh... non saprei davvero dirlo. Leggevo i commenti lasciati sul mio ultimo post e per i quali devo ringraziare tutti ed intanto notavo che qualche amico blogger abbandonava ed altri continuavano a fare ciò che ha me, invece, cominciava davvero a mancare: esprimermi anche in forma scritta.
In tutto questo tempo, tra tante letture, molte e diverse esperienze, continui confronti e condivisioni di pensieri e attività, quante volte avrei voluto mettere nero su bianco quello che mi veniva in mente. Quante volte avrei scritto qualcosa, stillando parola per parola, un post alla volta. A volte pensieri istantanei, altre volte più articolati. E gli argomenti sarebbero stati diversi, andando a comporre una miscellanea.
Ecco, alla fine, perchè riparto con un blog ed il perchè di questo nome.
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